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Una sera di musica, gusto e appartenenza.

La piazza nel cuore della masseria

Le mura antiche della Masseria Triticum si trasformano, per una sera, nella piazza di un borgo in festa.
Le luci sospese disegnano traiettorie dorate sopra i tavoli, mentre i profumi di bombette, focacce e dolci di mandorla si intrecciano al ritmo delle risate.
Tra balle di fieno e tavoli di legno, ogni dettaglio racconta la Puglia più vera, quella che si riunisce per condividere cibo, musica e tradizione.
Una scenografia che mescola autenticità e calore, dove l’ospitalità diventa esperienza e il tempo si ferma, come nelle sagre di una volta.

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La musica che accende la notte

Quando il sole scompare dietro gli ulivi, la festa inizia davvero.
Il ritmo della pizzica e della tarantella riempie la corte: tamburelli, chitarre e voci potenti trascinano tutti in un cerchio di danza e libertà.
I musicisti, vestiti con i colori accesi della tradizione, fanno vibrare le pietre della masseria, mentre i danzatori coinvolgono gli ospiti in movimenti ancestrali, liberatori, gioiosi.
È impossibile restare fermi: ogni battito di tamburo è un invito a lasciarsi andare, a vivere la notte come una celebrazione collettiva, dove la musica unisce e l’anima respira.

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Sapori e tradizioni da gustare insieme

Sotto il chiarore delle lanterne, si aprono i banchi del gusto: taglieri di formaggi e salumi, verdure sotto olio, pane caldo e vino rosso serviti tra tovaglie ricamate e stoviglie d’altri tempi.
I maestri casari preparano le mozzarelle sul momento, le mani impastano e servono come in un rito tramandato da generazioni.
Ogni piatto ha una storia, ogni assaggio è un racconto.
E tra un calice e una danza, la festa diventa un ricordo da portare con sé — semplice, genuino, indimenticabile.

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